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 Storia

S. Pietro, una delle Isole minori italiane, a sud ovest della Sardegna, nell’arcipelago del Sulcis, rappresenta l’estremo lembo occidentale dell’Italia in pieno Mediterraneo. Piu’ o meno sullo stesso parallelo delle piu’ note Isole Baleari costituisce un punto di riferimento, con il Faro di Capo Sandalo, per le navi che dallo stretto di Gibilterra, entrano in Mediterraneo e si dirigono verso Oriente.  Per altro verso, e’ interessata da una particolare migrazione sottomarina: i grandi tonni della pregiatissima specie “tunnus tynnus” , “tonno di corsa”, giovandosi da tempo immemorabile di una forte corrente di ingressione, dall’Atlantico si immettono nel flusso di questo straordinario tapis roulant subacqueo e raddoppiando la loro velocita’ vengono a riprodursi una volta all’anno, nel mese di maggio, proprio in queste acque.  Ma anche in cielo esistono altri fedelissimi dell’Isola: i rari “Falchi della Regina” una specie di falco “sociale” per il particolare sistema di caccia  e di difesa che popola in estate, proveniente dal Madagascar, sito di svernamento, le falesie dei lati nord e ponente. Sull’Isola avviene quindi la posa delle uova e la nascita dei “pulli” che si involeranno con gli adulti nuovamente verso l’Africa sul finire dell’estate.  A terra l’uomo ha lasciato tracce fin da  tempi lontani: dai Punici, siamo nella meta’ dell’VIII° sec. A. C., che ne fecero sede del culto di Baalshamen, ai Romani, a S. Pietro, che vi avrebbe fatto naufragio navigando verso Roma…da qui il nome dell’Isola.  Piu’ vicino a noi, la storia recente inizia con la colonizzazione nel 1738 da parte di un gruppo di gente ligure che giurata fedelta’ al Re di Sardegna di allora, Carlo Emanuele,  chiamo’ la cittadina, in suo onore, Carloforte.  Da allora i Carlofortini nel rispetto delle piu’ tipiche tradizioni di Liguria e Sardegna, lavoro, parsimonia, amore per la propria terra, hanno reso l’Isola di S. Pietro l’Isola Verde dell’Arcipelago del Sulcis.  Natura, storia, colonizzazione e sviluppo, realizzati nel rispetto della natura: queste le componenti di un mix che rende S. Pietro unica nel suo genere, un’Isola nell’Isola. 

E’ questo il patrimonio storico e naturale a cui intende riferirsi il sito internet www.isoladisanpietro.net con diverse attività: dalle sezioni  appositamente dedicate agli aspetti piu’ interessanti dell’Isola e della sua Comunità, alla ripresa dell’iniziativa di tutela dell’ambiente espressa con la Petizione per la Tutela del Canale e dell’Isola di S. Pietro.

La Petizione inizialmente fu ospitata dal sito “concittadino” www.carloforte.it,  raccolse un significativo consenso tra i membri della comunità di navigatori “internet” amanti dell’Isola, raggiungendo in soli 6 mesi  3000 adesioni.

 

L’Isola di S. Pietro e la sua storia antica (dai primi albori della civilta’ alla fondazione di Carloforte,1738)  

 

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S. Pietro, una delle Isole minori italiane, a sud ovest della Sardegna, nell’arcipelago del Sulcis, rappresenta l’estremo lembo occidentale dell’Italia in pieno Mediterraneo. Piu’ o meno sullo stesso parallelo delle piu’ note Isole Baleari costituisce un punto di riferimento, con il Faro di Capo Sandalo, per le navi che dallo stretto di Gibilterra, entrano in Mediterraneo e si dirigono verso Oriente.  Per altro verso, e’ interessata da una particolare migrazione sottomarina: i grandi tonni della pregiatissima specie “tunnus tynnus” , “tonno di corsa”, giovandosi da tempo immemorabile di una forte corrente di ingressione, dall’Atlantico si immettono nel flusso di questo straordinario tapis roulant subacqueo e raddoppiando la loro velocita’ vengono a riprodursi una volta all’anno, nel mese di maggio, proprio in queste acque.  Ma anche in cielo esistono altri fedelissimi dell’Isola: i rari “Falchi della Regina” una specie di falco “sociale” per il particolare sistema di caccia  e di difesa che popola in estate, proveniente dal Madagascar, sito di svernamento, le falesie dei lati nord e ponente. Sull’Isola avviene quindi la posa delle uova e la nascita dei “pulli” che si involeranno con gli adulti nuovamente verso l’Africa sul finire dell’estate.  A terra l’uomo ha lasciato tracce fin da  tempi lontani: dai Punici, siamo nella meta’ dell’VIII° sec. A. C., che ne fecero sede del culto di Baalshamen, ai Romani, a S. Pietro, che vi avrebbe fatto naufragio navigando verso Roma…da qui il nome dell’Isola.  Piu’ vicino a noi, la storia recente inizia con la colonizzazione nel 1738 da parte di un gruppo di gente ligure che giurata fedelta’ al Re di Sardegna di allora, Carlo Emanuele,  chiamo’ la cittadina, in suo onore, Carloforte.  Da allora i Carlofortini nel rispetto delle piu’ tipiche tradizioni di Liguria e Sardegna, lavoro, parsimonia, amore per la propria terra, hanno reso l’Isola di S. Pietro l’Isola Verde dell’Arcipelago del Sulcis.  Natura, storia, colonizzazione e sviluppo, realizzati nel rispetto della natura: queste le componenti di un mix che rende S. Pietro unica nel suo genere, un’Isola nell’Isola. 

E’ questo il patrimonio storico e naturale a cui intende riferirsi il sito internet www.isoladisanpietro.net con diverse attività: dalle sezioni  appositamente dedicate agli aspetti piu’ interessanti dell’Isola e della sua Comunità, alla ripresa dell’iniziativa di tutela dell’ambiente espressa con la Petizione per la Tutela del Canale e dell’Isola di S. Pietro.

La Petizione ospitata dal sito “concittadino” www.carloforte.it, alla cui mailing list rinviamo gli interessati, ha raccolto un significativo consenso tra i membri della comunità di navigatori “internet” amanti dell’Isola, raggiungendo in soli 6 mesi  3000 adesioni.