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Petizione

La Petizione: le sue ragioni sono presenti ancora oggi?

 

 

Segue una sintetica retrospettiva con:

  • le ragioni della Petizione;

  • il testo della Petizione;

  • l’intervento di consegna del documento al Sindaco di Carloforte il 30-06-01

  • alcune domande un anno dopo.  

 Le ragioni della Petizione per la Tutela dell’Isola e del Canale di S. Pietro

Obbiettivo importante della Petizione e’ stato quello di sensibilizzare le Istituzioni interessate Sindaco, Presidente della Regione, Governo affinche’ il Canale e l’Isola di S. Pietro siano dichiarati Area Naturale Protetta.

Motivo determinante l’iniziativa e’ stato l’affondamento nel settembre 2000 di un cargo russo con 14.000 tonnellate di carbone e 14 tonnellate di gasolio  al largo della costa nord dell’Isola.  Dopo gli scontati commenti di rammarico non molto e’ stato fatto: il relitto della nave al momento e’ stato parzialmente recuperato; il carico, fortunatamente poco inquinante sotto il profilo chimico, e’ ancora disperso sul fondale; l’aspetto piu’ preoccupante e’ che non sono state pianificate iniziative concrete a livello locale per prevenire eventi simili.

Quindi oltre la richiesta di intervento immediato  per la completa rimozione del carbone sversato su un fondale di posidonia (la pianta oceanica che garantisce l’ossigenazione del mare) viene riconfermata l’esigenza  dell’adozione di una normativa specifica di  tutela dell’Area e di organismi locali  di proposta e controllo degli interventi necessari.  La petizione, considerando la particolare conformazione del Canale di S. Pietro che ne fa una eccezionale zona di riproduzione delle specie ittiche dei mari sardi, potremmo dire “l’Acquario del Sulcis”, chiede che sia proibita al suo interno la navigazione delle navi trasporto merci e la pesca professionale (intendendosi per tale la pesca intensiva in tutte le sue forme; forti restrizioni potrebbero invece essere previste per dilettanti e sub).  Altri punti nodali il conseguimento del risarcimento del danno a favore della Comunità dell’Isola e l’adozione di una normativa per lo sviluppo ecocompatibile del polo di Portovesme essendo il controllo delle emissioni del complesso industriale condizione necessaria per l’efficacia del sistema di protezione dell’Isola di S. Pietro. E’ suggestivo pensare che ai grandi spazi del mare di S. Pietro si sono in parte sostituiti i grandi spazi di libertà della rete delle reti! 

Proteggere l’Isola di S. Pietro e il suo straordinario patrimonio naturale arricchisce un po di piu’, a ben vedere, la libertà di noi tutti!

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